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"La Scienza storica" è anzitutto una difesa della storia come scienza sociale e come tale in grado di fornire verità, sia pure parziali e relative, sui processi umani che si svolgono nel tempo e nello spazio. Verità quindi confutabili, come d'altra parte 10 sono quelle di ogni altra scienza, ma solo a fronte di nuove fonti che valgano come prove di diverse verità. Per dimostrare questo assunto, il saggio ripercorre l'evoluzione della scienza storica dai canoni definiti dai suoi fondatori, Tucidide ed Erodoto, fino ai giorni nostri. Ne individua le potenzialità e i limiti, mettendo in chiaro ciò che scienza storica è e ciò che non è, dando al lettore gli strumenti per discernere nel mare magnum delle pubblicazioni che si presentano come saggi di storia, ma che nella realtà spesso non lo sono. Il testo è uno strumento di lavoro per studenti dei corsi di Metodologia della ricerca storica, laureandi e dottorandi, oltre che per storici di mestiere che si accingono a intraprendere una ricerca storica. L'autore fornisce, infatti, tutto ciò che costituisce la "cassetta degli attrezzi" dello storico: fonti, metodi, strumenti, modelli metaempirici e tipi di narrazione. Inoltre, nel capitolo finale, è stato ricostruito per tappe un percorso di ricerca, dalla sua impostazione iniziale all'esposizione dei risultati. "La Scienza storica" coniuga la teoria della scienza storica alla sua pratica, riuscendo a essere veramente utile sia al lettore appassionato sia agli addetti ai lavori.