Tab Article
Come scrive nella sua presentazione Gianni Vattimo, "la discussione che viviamo ogni giorno sulla globalizzazione e le sue conseguenze altro non è che una nuova incarnazione del dibattito sul postmoderno". In tal senso, il libro di Matei Calinescu "offre una significativa occasione di ripensare sia la problematica della distinzione moderno-postmoderno, sia il senso della sua fortuna (o sfortuna) negli ultimi due decenni". È diventato ormai un dato acquisito che l'idea di moderno, così come quella più problematica di postmoderno, rimandino non solo a stili e forme espressive letterarie o artistiche, bensì a più estese e profonde modalità di strutture sociali e culturali. "L'idea di modernità", ripercorrendo il dibattito plurisecolare sul paragone degli Antichi e dei Moderni sino ai suoi esiti più recenti negli ambiti filosofici, artistici e delle scienze sociali, mostra con rara erudizione che cosa sia la modernità e quale sia l'eredità che ci ha lasciato. Attraverso un'analisi lucida e disincantata, Matei Calinescu ci offre così anche uno spaccato della società contemporanea, facendo capire come nel nostro tempo l'estetizzazione dell'esperienza e la "fantasmagoria della mercé" debbano contendersi la scena con le tematiche del mondo postmarxista e gli stessi fenomeni terroristici del fondamentalismo religioso.