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«Una voce che ha imparato la sospensione. L'ha imparata nello spazio dell'amore e della morte, l'unico spazio che ci sia dato vivere pienamente, a meno che tutto non sia vissuto come annuncio. Pasquale D'Alessio, poeta di cui ho sempre ammirato la grazia e l'eleganza profonda, dal tratto partenopeo ed europeo, in questo libro tocca un vertice. In una situazione di apertura verso l'ignoto, tra memoria e decifrazione di segni, il poeta rivive il grande passaggio della sua vita, là dove amore e morte si sono toccati. E dove tutto diventa annuncio. Non a caso al limitare del libro, dopo molte e varie voci, sorge il confronto con una prodigiosa poesia di Emily Dickinson, la poetessa dell'assoluto. Cioè del grande annuncio in ogni particolare. Un libro dove struggenti sono infatti i particolari, visitati dall'annuncio, fermati in versi aerei e commoventi, procedendo di sospensione in sospensione. Dando così il senso non solo di una maturità stilistica rara nella poesia italiana contemporanea, ma anche di un atletismo dello spirito che chiama e provoca il lettore a una speciale partecipazione.» (Davide Rondoni)