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La Vera Gloria si divide in cinque sezioni organiche tra loro e funzionali all'insieme. La prima propone una riflessione amara sulla rovina della guerra a partire dalle imprese napoleoniche e dalle loro nefaste conseguenze. La seconda sezione, intitolata Montaperti, riprende anch'essa la tematica bellica spostandola nella campagna toscana e proponendo in questo caso un andirivieni disincantato tra la nota battaglia medievale di dantesca memoria e le disfide di un presente più minimale e prosaico, quelle del Palio di Siena. La terza parte, attraverso la figura dello scrittore rinascimentale Juan de Valdés, sposta il tema del conflitto sul fronte della lotta delle idee: ne nasce una serie di quadri in cui l'avventura e il pensiero di questo curioso intellettuale spagnolo divengono essenza di un'alternativa fresca e aperta dinanzi alla rigidità e alle ansie di un'intera epoca. La quarta sezione s'intitola Canzoniere di guerra e di naufragio e modella il discorso guerresco in senso metaforico all'interno di una relazione amorosa e della sua casistica, delle sue turbolenze e dei suoi esiti. L'ultima parte dell'opera, L'ospedale della riva, come appare evidente dal sottotitolo, recupera in parte le suggestioni che Lefèvre aveva già evocato, in merito alla tragedia dell'immigrazione clandestina, nella sua raccolta precedente. Prefazione di Giorgio Nisini.