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Dopo aver diretto con autorevolezza la cronaca di Firenze, esser divenuto una delle più illustri firme del giornale, aver vinto prestigiosi premi e firmato oltre cinquanta libri, Giorgio Batini raccoglie in questo volume tutti gli articoli di un servizio realizzato per "La Nazione" nel 1962. Il giornalista racconta la vita dei russi: cosa studiavano, come lavoravano in fabbriche e fattorie collettive, come si divertivano, qual era il ruolo delle donne. Da quegli anni la Russia ha subito trasformazioni enormi, inimmaginabili, ma il fascino e l'interesse di queste pagine restano immutati. Il segreto sta anche nel tipo d'inchiesta scelta: un viaggio nella vita e nel costume della Russia delle campagne e delle città. Il libro è illustrato da foto di Batini, quasi tutte inedite, e rappresenta un documento della vita della gente comune (studenti e operai, contadini e ferrovieri, massaie e artisti di Mosca, Kiev, Leningrado, Tiflis) di un paese rimasto lungamente isolato dal mondo e quindi sconosciuto ai più. Già in quell'estate del '62 si cominciavano ad avvertire certi fermenti sociali, economici, perfino religiosi che avrebbero infine minato le basi, ritenute allora solidissime, del più vasto Stato del mondo.