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Sin dall'alba dei tempi, l'uomo ha sempre anelato a una plaga ideale, un'isola felice ove approdare: l'Ellade antica, isole esotiche e vergini, paradisi di pace e idillica bellezza... Ma esiste davvero, l'isola felice? Dopo un naufragio, l'io-narrante la cerca e un giorno, crede di averla trovata. Così, il mondo "reale", le appare solo una sbiadita e incolore copia di "quel" mondo. Ma poi si rende conto, gradualmente, che esso era felicità ingannevole e falsa, pura evasione, l'Isola che non c'è. Quello quotidiano, invece, con le sue piccole, intime, umili felicità, è l'isola che c'è sempre. L'"Isola felice"è l'oasi di pace della poesia, un sopramondo ideale, il mondo interiore in cui amiamo rifugiarci.