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"Affogato in una realtà a una dimensione dominata dalla dittatura dell'homo oeconomicus e dalla logica fredda, razionale e finalistica della 'scienza esatta', compresso nella sfera affettiva, sento nell'intimo una perdita di 'senso', e ricerco disperatamente una mia autentica dimensione spirituale. La poesia può allora rappresentare lo strumento della rabbiosa rivolta di chi, nella società cinica ed edonistica del nostro tempo, vive una sensazione di profondo disagio, e, nonostante tutto, si ostina a ricercare brandelli di anima: come Sisifo, nel suo sforzo, si affanna, invano!" (L'autore)
