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"In questo terzo millennio, dove l'informazione è il sapere comune che frammenta le coscienze, mancano spazi reali di confronto e incontro, proprio nella stagione in cui la condivisione orizzontale dei social media ci illude di una fittizia fratellanza globale, rigorosamente dietro un monitor. Si percepisce indistintamente questa esigenza di riconoscere una zona franca per l'incontro elettivo, come dimostra il festival Letterario Il Federiciano - che si tiene ogni anno nell'unico Paese della Poesia, che ho avuto l'onore di progettare e realizzare - frequentato da migliaia di autori e visitatori, con l'intento di aderire a un evento che consente di proporre e ascoltare, che fa nascere quella contaminazione tra culture e esistenze che è da sempre il fondamento del progresso. E questo libro, come i prossimi che inseriremo in questa nuova collana, vuole ripercorrere questa incredibile esperienza, prendendo a prestito anche il nome: Il Paese della Poesia - Tre Poeti a raffronto. Anche la disponibilità degli autori a inserire in questa nuova collana i loro versi, conferma questa necessità di condividere gli spazi concernenti la poesia, di cercare una maggiore diffusione (ogni autore porterà in dote lettori diversi), e di muoversi in altri territori. La coabitazione obbliga gli autori al dialogo, con la propria individualità e metro stilistico, e con l'interesse di verificare il percorso fatto da chi lo accompagna in questa nuova esperienza editoriale. Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg "La poesia è un eco, che chiede all'ombra di ballare", ci accingiamo a leggere i versi di Stefo Della Gatta con Un altro me stesso, Eleonora Ferrari con L'eco dei versi, Gino Profenna con La ragione del cuore, sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti. Infine, vi propongo come punto di partenza e di riflessione, la frase che dà il titolo a questa silloge: Il poeta posa pietre sul tetto del mondo di (Robert Sabatier)." (tratto dalla Prefazione di Giuseppe Aletti)