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"Il titolo dell'opera, Aguiéloun, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Aguiéloun (vento del nord della Francia che annuncia perturbazioni, e precipitazioni temporalesche. Nella stagione estiva è un vento che annunzia il fresco e la dispersione dell'afa) si susseguono, in ordine alfabetico: Giovanna Iva Ballarin con Il sorriso è vita; Vittorio Bombino con Sensazioni in rima; Sebastiano Gambino con Sonetti in linea verticale; Chiara Scrobogna con Resilienza; Gisella Valdemarin con Il corpo della notte; Johnny Varriano con Inwards." (dalla prefazione di Giuseppe Aletti)