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"Il titolo dell'opera, Zéphyr, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno del Zéphyr (vento simile alla brezza, messaggero della primavera, viene raffigurato come un giovane alato, che tiene in mano un mazzo di fiori primaverili) si susseguono, in ordine alfabetico: Lucia Carluccio con Versi selvaggi; Giuseppe G. Casarini con Viaggi - Affetti - Graziella; Caterina del Mercato con Momenti; Paola Marchi con Il mio cuore e le sue emozioni; Margherita Savastano con Pensieri; Claudio Vernesi con Cavaliere e Poeta." (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)