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"Il titolo dell'opera, Manche à vent, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome rappresenta un metodo di misurazione del vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Manche à vent (è un rudimentale misuratore del vento. Il vento, soffiando all'interno della manica, ne muta la posizione fornendo indicazioni circa la sua direzione e intensità. È installata in quei luoghi dove è importante avere l'immediata indicazione visiva della forza e direzione del vento ad esempio cavalcavia, impianti chimici e, in special modo, aeroporti.) si susseguono, in ordine alfabetico: Pietro Bolani con E su tutto un amen stanco; Grazia Focardi con Sussurri... del cuore; Riccardo Leonelli con Versi di un provinciale; Alberto Moretti con L'essenza della poesia; Paola Perini con Immagini emotive; Daniela Porcelli con Un pentagramma di ricordi." (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)