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"Il titolo dell'opera, Zonda, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Zonda (La "Zonda" è un vento caldo, secco e polveroso, simile al "Foehn" che interessa le nostre Alpi, che spira di frequente dalle vette andine verso i sottostanti fondovalle dell'Argentina centrale.) si susseguono, in ordine alfabetico: Solidea Basso con Nei frammenti del mio tempo imperfetto; Simona Bisillo con Frammenti di emozioni; Giuseppe Boeretto con Sospiri all'ombra dei cipressi; Mita Feri con Gli occhi del cuore; Rita Salamon con Brume; Salvatore Sticca con Genesi di una emozione." (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)