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La diagnosi di sindrome X fragile per il proprio figlio è una verità che disorienta e disintegra, di colpo, sogni, aspettative, immagini precostituite. Dopo il disorientamento, si possono aprire possibilità insospettate, non solo per il proprio figlio, ma anche per se stessi: emergono energie e risorse, che si pensava di non possedere; si aprono nuovi orizzonti di senso, come donati dal figlio stesso. Perno del cambiamento e del processo di crescita è l'incontro, un sincero incontro: con il proprio figlio e non con l'immagine che si aveva di lui; con se stessi, liberandosi gradualmente dalle paure; con gli altri e con il contesto che ci circonda, dove si possono costruire relazioni autenticamente umane. Tutto per piccoli passi... giorno dopo giorno! Queste pagine incoraggiano e sostengono quanti vivono situazioni segnate dalla sfida della disabilità, offrendo utili indicazioni per percorsi educativi e di crescita. Sono anche dirette a chiunque viva compiti educativi e si senta impegnato a costruire relazioni davvero umane. Esso ci mostra che il punto di vista della disabilità è privilegiato in grado di far emergere il senso vero dell'educare e delle relazioni umane.