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Al cospetto del nuovo Millennio è possibile progettare infanzie e adolescenze collodiane che dispongano, senza manipolazioni adulte, delle chiavi per aprire le porte dei diritti di cittadinanza? La risposta è rinchiusa nel teorema pedagogico della Scuola comprensiva. Nel presente saggio, l'autore rivolge i riflettori su questo neomodello di Formazione del preobbligo e dell'obbligo per il Ventunesimo secolo. La Scuola comprensiva è figlia della Scuola di base dell'ultimo terzo del Novecento e ha il merito di scommettere su bambini e adolescenti sedotti dal bisogno di conoscere, ma anche di sognare. La loro terra di conquista si chiama pensiero-che-pensa: plurale e critico. Inondate da luminosi sorrisi, l'infanzia e l'adolescenza si faranno avvolgere da una Formazione appena sfiorata dal vento dei saperi preconfezionati e in pillole. Il volume rinforza l'idea pedagogica e didattica che brilla sull'Istituto comprensivo e porta a comprendere profondamente il valore di una scuola nuova. Questa è in grado di portare una drastica riduzione dei tassi di Dispersione a livello materiale, intellettuale e relazionale, di favorire la progettazione di spazi e tempi, nonché di puntare alla qualità culturale e alla spendibilità sociale dei suoi saperi: disciplinari e interdisciplinari, monocognitivi e metacognitivi.