Tab Article
L'analisi giuridica sull'organizzazione sociale si appiattisce prevalentemente sulla legislazione e gli altri materiali normativi, oppure sconfina rapidamente in divagazioni ideologico-politiche, spettanti all'opinione pubblica in generale. Questo volume cerca invece di abbandonare questo approccio "legislativo", per analizzare dal punto di vista giuridico i temi affrontati dagli economisti. Il contributo dei giuristi all'interesse generale deve essere più costruttivo invece di addebitare tutte le disfunzioni alle leggi e di invocarne nuove, se è vero come è vero che le nuove leggi finiscono sempre per inviluppare pian piano tutta la società e soprattutto finiscono per deresponsabilizzare la pubblica amministrazione italiana. Quest'ultima, dunque, secondo una delle tesi sostenute in questo volume, può farsi interprete dell'interesse generale solo ricominciando a decidere e a scegliere, comprendendo che il diritto è valutazione, iniziativa, organizzazione. L'organizzazione pubblica assorbe ormai la maggior parte della ricchezza di questo paese e non può continuare a limitarsi alla regolarità formale da una parte e alla buona immagine mediática dall'altra. Anche le strutture pubbliche "fanno servizi" e devono riabituarsi a decidere nell'interesse collettivo, ad assumersi responsabilità, a mettersi in gioco, se si vogliono evitare la disorganizzazione e la paralisi.