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"Se leggono una tua chat, se fanno acquisti con la tua password su Amazon.it, ma anche se una nazione nemica legge le mail dei tuoi generali o ti guasta le centrifughe negli impianti nucleari con un software avvelenato (sono successe entrambe le cose): siamo di fronte a guerre di Rete. Sospettavate che la Rete fosse sporca e pericolosa? Dopo aver letto queste pagine, saprete che lo è ancora di più" (Daniele Raineri, "Il Foglio"). "Il distillato pregiato e avvincente di un più che decennale lavoro che ha portato l'autrice a intervistare 'smanettoni', informatici forensi, hacker, esperti di sicurezza, poliziotti" (Benedetto Vecchi, "il manifesto"). "In questo libro non si parla solo di armi digitali, governi o cyber-criminali. Si parla anche, e molto, di quel pubblico di utenti 'normali' che usano la Rete in modo 'normale', medio e tendenzialmente spensierato: in altre parole, quelli che sono la prima linea di un'economia digitale - legale e criminale - basata sulla vendita dei dati" ("Pagina99"). Nove storie vere - tra Hacking di Stato, spionaggio, ricercatori a caccia di software malevoli, gruppi parastatali o schiettamente criminali, persone comuni e inconsapevoli coinvolte - che ci raccontano come la Rete si stia trasformando in un vero e proprio campo di battaglia. La fotografia densa di un presente inquietante e contraddittorio che potrebbe trasformarsi a breve in un futuro distopico.