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Grandi artisti che mostrano le proprie opere, scienziate ingegnose che cercano di scoprire le leggi della natura, raffinati filosofi che si interrogano sul senso della vita: siamo stati tutti così, nel tempo dell'infanzia. Poi qualcosa è cambiato. Un potente e impercettibile filtro selettivo entra in gioco con le prime esperienze in famiglia, a scuola, nello spazio pubblico. L'idea che ci siano forme di intelligenza da coltivare e altre no inibisce molte delle nostre qualità espressive e immaginative. Eppure, tenere in mano una matita o arrampicarsi su un albero, comunicare con l'espressività del corpo o mettere all'opera la propria capacità intuitiva sono dimensioni connesse alla possibilità di immaginare alternative di vita e di lavoro. È di queste capacità che sentiamo urgente bisogno, anche a livello collettivo, per immaginare un diverso rapporto con la natura e col pianeta, così come altri modi di intendere i confini tra popoli e culture. "Da?piccolo?ero?un?genio" -?un?po'?saggio?scientifico?un?po'?graphic?novel?- è un libro scritto per un lettore adulto disponibile a mettersi in gioco come essere umano, ma anche come insegnante, formatore o genitore. Se riscoprire le capacità dell'infanzia è una straordinaria opportunità per ognuno di noi, trattare con cura le capacità dei bambini di oggi è il miglior investimento per il nostro comune futuro.