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Cosa ci fa un coccodrillo a bordo di un autobus? Stanco di svegliarsi ogni mattina affamato e di vagare nella giungla alla ricerca di qualche animale da mettere sotto i denti, alla fine ha deciso di cercar fortuna in città. Certo, all'inizio le cose non vanno benissimo perché il coccodrillo ha sempre fame e sull'autobus non può proprio fare a meno di divorare un bel po' di passeggeri. Il conducente è su tutte le furie, ma l'insolito viaggiatore fa notare che non ha mangiato scompostamente, ed è stato pure attento a non imbrattare i sedili. E non ha tutti i torti quando dice che, se non si può mangiare a bordo, bisognava metterci un cartello! Per fortuna arriva una bambina a spiegargli che non è educato mangiare le persone, così la situazione torna alla normalità e l'autobus può ripartire. Intanto il coccodrillo e la bambina, che ha i genitori in prigione e vive con una zia affascinante ma sempre ubriaca, fanno amicizia e lei gli spiega che in città, diversamente da come vanno le cose nella giungla, non c'è bisogno di uccidere nessuno per riempirsi la pancia. Basta andare al supermercato e mettere nel carrello tutto ciò che ci piace. Ma il coccodrillo non è proprio d'accordo... La storia di una bella quanto bizzarra amicizia, un racconto spassoso e intelligente che, col pretesto di accompagnare un coccodrillo affamato nelle sue disavventure quotidiane, incoraggia una riflessione sui meccanismi contraddittori della nostra società cosiddetta civilizzata. Puntando sul confronto di idee e la messa in questione delle regole, il libro affronta con leggerezza e acume temi controversi quali il consumismo, i conflitti sociali, il carcere. Età di lettura: da 7 anni.