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«La sera prima di cena, oppure la mattina, quando il cielo deve ancora scegliersi un colore. Le ombre dei cipressi si allungano e come tappeti mi invitano a entrare.» Con queste parole Matteo Gubellini ci accompagna in una dimensione che cancella i confini tra la vita e la morte. Una passeggiata nel cimitero dove il vissuto, le storie suggerite dalle tombe prendono corpo mostrandogli un orizzonte diverso.