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Cartografie sociali. Rivista di sociologia e scienze umane (2021). Vol. 10-11: Il fatto sociale totale. Voci dalla pandemia tra capitale e vita

  • Editore: Mimesis
  • Isbn: 9788857583228
  • Categoria: Scienze sociali
  • Numero pagine: 221
  • Data di Uscita: 04/10/2021
25,00 €
Esaurito

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«La natura sociale delle pandemie e i dispositivi di discorso che le accompagnano Un fatto sociale totale. L'antica definizione messa a punto un centinaio d'anni fa (1923-24) da Marcel Mauss (2002) a partire dalla ricostruzione delle pratiche di "dono" indica fenomeni della vita sociale che, pur specifici, appaiono tuttavia in relazione con tutti gli altri, rendendo possibile attraverso la loro analisi la lettura complessiva di un'intera società. La definizione è stata evocata da molti studiosi nel dibattito pubblico che ha accompagnato la pandemia da Sars-CoV-2: l'evento - si è detto - ha trasceso rapidamente i confini dell'ambito "sanitario", per investire con palmare e plateale evidenza le strutture produttive e quelle economiche in generale, i circuiti della decisione politica e le stesse forme elementari dell'organizzazione sociale, a partire dai consumi, dalla vita familiare e dalle relazioni interpersonali. Le sue conseguenze si sono presto estese, altrettanto rapidamente e platealmente, fino a investire la dimensione "simbolica" dell'esistenza: le credenze, i miti e i riti collettivi, le stesse "province finite di significato", vale a dire gli insiemi strutturati di segni, significati ed esperienze coerenti deputati a strutturare quotidianamente le "realtà multiple" dei "mondi della vita" (Schutz 1979) hanno subito una drastica riperime-trazione, mostrando non di rado la propria insufficienza. Nella stessa esperienza quotidiana è sembrato peraltro, ai più, che la natura irriducibilmente aristotelica, "sociale", della vita umana tornasse a manifestarsi prepotentemente dopo decenni di ripiegamento privatistico, di enfasi sui consumi individuali, di desertificazione dei luoghi fisici e della "piazza politica" a vantaggio della virtualizzazione della sfera pubblica, di dismissione dello "Stato" e dei suoi apparati di decisione in favore del "Mercato" e dei suoi modelli organizzativi...» (Dall' Editoriale di Antonello Petrillo)

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