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Nel 1848 Louis Pasteur scopre molecole che si comportano come le nostre mani, nel senso che esistono in due forme, definite enantiomeri, che hanno proprietà chimiche quasi identiche ma non sono sovrapponibili: per questo sono chiamate chirali, dal greco ????, "mano". Più tardi riscontrerà un risultato inatteso: in presenza di questa asimmetria destra-sinistra la natura compie una scelta radicale, optando senza eccezione per la forma sinistra. Da quel momento la scienza e la filosofia si interrogano sulle origini di questa rottura e sulle ragioni di questa preferenza. Le opinioni sono varie, ma si converge su un dato di fatto innegabile: esistono due mondi diversi, legati da una relazione speculare tra identità e alterità, che ha implicazioni profonde in quanto può essere declinata in modalità differenti e assumere significati diversi di carattere culturale, scientifico, filosofico e teologico. Su questi temi si confrontano giganti del pensiero, quelli che possiamo chiamare gli "eroi dei due mondi": lo stesso Pasteur, Vladimir Vernadskij, Pierre Curie, Primo Levi, Tullio Regge, Giovanni Jona-Lasinio. L'argomento diventa il cavallo di battaglia di Pavel Florenskij che, da ricercatore poliedrico e polifonico qual è, ne fa il motivo conduttore della sua "strategia del ragno", volta a tessere una tela con fili radiali che congiungono, in un disegno di straordinaria originalità e attualità, scienza, filosofia, teologia, arte e tecnologia.