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Lisbona, maggio 1926. In un giardino pubblico viene trovato morto il capo del servizio di sicurezza del Presidente del Consiglio. Il commissario Pratas, incaricato di risolvere il caso, esamina diverse ipotesi: rapina, delitto passionale, omicidio politico. La vittima è un affiliato alla Carboneria e le indagini lo portano nei palazzi del potere. Attraverso le vicende dei personaggi emergono gli eventi che hanno caratterizzato il primo quarto del Novecento in Portogallo: il regicidio e il crollo della monarchia, la nascita della Prima Repubblica nel 1910, la Grande Guerra, le epidemie, la crisi economico-politica e infine il passaggio da un'incerta democrazia a un regime totalitario, destinato a durare per quasi mezzo secolo. L'Uomo della Carboneria fa rivivere un'intera epoca, mostrando le condizioni di vita delle persone e la cultura del tempo, con il mondo artistico e letterario, il fado e l'avvento del cinema. La stessa città di Lisbona è protagonista con gli stretti vicoli del quartiere Alfama, le tascas, le grandi piazze e i caffè, il "fiume-mare" Tago, le colline su cui si inerpicano le funicolari e gli eléctricos.