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Il titolo di questo volume riprende il tema e anche il titolo di un saggio di Emmanuel Levinas del 1985, "Les droits de l'homme et les droits d'autrui", poi incluso nel suo libro del 1987 Hors sujet. Con questo titolo si afferma e si sottolinea in forma di paradosso che i diritti umani oggi, e sempre di più, sono i diritti della identità, dell'io, e non anche i diritti dell'altro. Essi non comprendono, anzi escludono i diritti altrui, in quanto prescindono dalla responsabilità per l'altro. Tuttavia, i diritti umani derivano da una originaria relazione con l'altro, anteriore a ogni legislazione e a ogni giustificazione. In questo senso rinviano a un rapporto di non-indifferenza, di coinvolgimento, di responsabilità con l'altro e per l'altro, che potrebbe essere indicato come a priori rispetto alle "dichiarazioni dei diritti umani", in quanto antecedente rispetto a esse e indipendente dai ruoli, dalle funzioni, dai meriti e dai riconoscimenti. I diritti umani, ma come comprensivi e non escludenti i diritti altrui, sono a priori a ogni permesso, concessione, autorità, rivendicazione dei propri diritti, a priori rispetto a qualsiasi tradizione, giurisprudenza, privilegio, appartenenza, prima di ogni ragione. I diritti umani sono anche i diritti altrui e quindi effettivamente diritti umani se si riconosce che humanitas non deriva da homo, ma, come humilitas, da humus, la terra coltivata insieme.