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Susan Sontag afferma che assistere da spettatori a emergenze umanitarie è un'esperienza caratteristica delle società moderne. I media ci sottopongono di continuo immagini e notizie dell'Altro, differentemente rappresentato come migrante, diverso, straniero. Il libro affronta una ricognizione dello statuto dello straniero per approdare al tema di quello che è stato definito "lo spettacolo del dolore". Anche attraverso l'analisi svolta all'interno del Dipartimento di Comunicazione, Arti e Media dell'Università IULM di recenti casi di cronaca, il volume si propone di interrogare i testi mediali, soprattutto iconici, al fine di definire gli effetti delle rappresentazioni dell'Altro, e dell'Altro sofferente, sugli spettatori: quale raffigurazione assume l'Altro nell'immaginario mediale? Quale atteggiamento generano nel pubblico i ripetuti discorsi mediali di sofferenza? Quale rapporto si costruisce tra il riconoscimento del dolore e un'effettiva pratica di azione.