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È un giorno qualunque, la quotidianità domestica scorre come sempre. Ma quel giorno, uscire dalla porta di casa si trasforma in un pellegrinaggio sacro: un uomo segue le tracce del figlio scomparso e scopre se stesso, il padre in divenire. Scritto in seconda persona, questo romanzo intreccia autobiografia e storia, ed è una metafora della lettura come pratica e come processo dove la vita narrata chiama in campo la tua biografia, lettore: nell'abbandono della narrazione causa-effetto, nell'uscita fuori dal tempo cronologico per abitare il tempo extra. È quel tempo che non si misura con l'orologio: è quello scandito dalle proprie emozioni, dagli affetti e dalle relazioni che rendono vitale ogni esistenza, dall'ascolto profondo che ogni vita suscita e illumina.