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Il Giornale Critico di Storia delle Idee, che qui si affaccia sul mare ondoso di segni della rete, a sua volta vasta insenatura della più ampia e, anzi, oceanica distesa della comunicazione interumana, fa suo un nome e un programma che suonano, per lo meno, ambiziosi ed antichi. Il programma è quello della critica, il nome, evocato dal termine idea, sembra alludere ad una dimensione astratta, se non desueta e inattuale, nella definizione del pensiero, ovvero di qualsiasi attività intellettuale e simbolica. Infine, v'è la menzione della storia, che indica, prima di ogni altra cosa, un modo di vedere che si situa e situa ciò che dice nella dimensione del tempo, della relazione e della durata, diffidando degli apriorismi e delle pretese incondizionate di quei discorsi che descrivono il proprio punto di partenza come uno sguardo da nessun luogo, magari fondato sulla presunta validità inerziale dei "fatti".