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Victor Serge ha preso parte a molte delle battaglie politiche che hanno scosso l'Europa nella prima metà del Novecento. Di città in città, ha seguito le zone calde della lotta di classe. Ha combattuto a fianco degli anarchici e dei comunisti, cercando il dialogo tra le parti e mantenendo un saldo approccio critico, anche a costo dell'isolamento politico. Quando ha potuto, in questi decenni burrascosi, ha scritto. Da una prigione, da un gulag, in un esilio messicano. Ha raccontato di oppressi e oppressori, intrecciando finzione e realtà in splendidi testi, per lo più dimenticati. Un autore che merita di essere riscoperto, insieme ai suoi romanzi-testimonianza capaci di offrire uno spaccato storico-sociale acuto e di grande, insospettata, bellezza.