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Gli scritti raccolti in questo volume, per quanto non esaustivi della consistenza e dell'organicità del progetto teorico perseguito da Paolo Vicentini nel corso della sua breve ma intensa attività di ricerca, ci consegnano tuttavia lo spessore di un percorso intellettuale maturo, che intreccia studi specifici sulla tradizione buddhista - dall'analisi testuale alla riflessione sui limiti e i fraintendimenti presenti in una certa ricezione da parte occidentale, fino alla definizione dell'etica buddhista - ad alcuni temi della filosofia greca classica, fino alle questioni speculative connesse alla cosiddetta "ecologia profonda". Sospettoso nei confronti di ogni forma di adesione entusiastica agli approcci esotizzanti al mondo orientale e contrario a ogni forma di semplificazione del portato speculativo delle tradizioni intellettuali non occidentali, Vicentini mette alla prova i nodi teorici fondamentali dell'insegnamento buddhista ponendoli in dialogo con alcuni luoghi classici della riflessione filosofica occidentale, interrogandone la tenuta rispetto a questioni oggetto di contemporaneo dibattito e di più urgente attualità. Ne risulta un autentico "pensiero della relazione", che è al tempo stesso capacità critica di dialogo e concreta azione su se stessi e sul mondo: la parola diviene un'occasione di trasformazione etica del soggetto, che si dispone al pensiero attraverso l'esercizio della scrittura e della lettura.