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Nella teoria di Jacques Lacan, il grande Altro è un concetto fondamentale che è presente in tutto il suo insegnamento con figure diverse: la madre, la morte, il sesso, il corpo... Ma ciò che costituisce lo specifico della psicoanalisi è l'Altro come luogo della parola e del linguaggio, senza cui la sua esperienza sarebbe impossibile. Più radicalmente, il soggetto stesso non esisterebbe senza l'Altro, da cui in origine riceve le prime parole, ed è con le tracce lasciate dalle parole dell'Altro che il soggetto a venire si deve confrontare. A partire dagli anni '70, Lacan lascia i suoi allievi del tutto spiazzati sostenendo che "l'Altro non esiste" proprio nel momento in cui avanza il concetto dell'Uno: enunciato paradossale che sembra annullare quanto aveva teorizzato fino ad allora, ma che esige un'interrogazione attenta sulla logica dell'"esistenza" dell'Altro, termine che Lacan non ha scelto a caso, e sicuramente non nel senso banale. In questo volume sono raccolti i contributi dei docenti dell'IRPA nelle giornate dedicate alla clinica e alla teoria dell'Altro, tenutesi a Milano nel febbraio 2018.