Tab Article
I giullari, ufficialmente emarginati e condannati dalla legge, furono di fatto normalmente accolti nella vita quotidiana di diversi gruppi sociali. La loro presenza extra-ordinaria, ammessa nelle occasioni di festa, come nei luoghi del potere e della cristianità, marca l'eccezionalità di certi riti di passaggio e di determinati contesti, confermando in qualche modo il rassicurante ordine che presiede, almeno in teoria, alla civiltà medievale. Le loro performance vanno dalla pratica acrobatica, attoriale e musicale a quella canora e poetica. Un problema centrale, nella ricerca storico-culturale e letteraria sulla giulleria italiana, è rappresentato dal caos terminologico che investe la figura del giullare. Per questo il volume inizia affrontando la questione da un punto di vista di semantica storica, per procedere poi a una (ri)definizione dei repertori e dello status sociale del giullare (attraverso le pagine degli scrittori cristiani, degli statuti e della letteratura). La sezione conclusiva si concentra, invece, sui testi giullareschi, con l'obiettivo di riflettere sulle fasi di quel processo, lento ma riconoscibile, che porterà il giullare a "farsi" poeta.