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Bess è la protagonista delle Onde del destino di Lars von Trier. È irrazionale, illogica, sentimentale, folle. Si batte contro il pensiero, la logica, della comunità che la ospita. Si batte e soccombe. Eppure la sua battaglia pare l'allegoria di una condizione esistenziale in cui la lotta contro quella che Jung chiamava la funzione pensiero, diviene un esorcismo contro il male. Lo stesso male che trionfava durante il nazismo e forse anche nella società contemporanea: in un tempo in cui il simbolico è dominato da simulacri vuoti, il mito è il rovescio del razionale, la libertà è un'etichetta a buon mercato. Da Primo Levi a Maurizio Cattelan, da Jonathan Littell a Quentin Tarantino, da Philip Roth a Lars von Trier, questo libro è la storia di una lunga battaglia di uomini e donne per rivendicare il ruolo del sentimento, dell'anima, del femminile contro il dominio esclusivo del pensiero.