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L'esperienza del silenzio è un modo per ritrovarsi autenticamente con se stessi e con gli altri. Il silenzio circoscrive il rapporto con l'Altro, con l'immagine di sé e con il proprio corpo. Altro, immagine, corpo: in ciascuno di questi livelli di esperienza il silenzio si fa segno di una presenza e, al contempo, di un'assenza. In questo taccuino l'autore ci porta dentro l'esperienza psicoanalitica esplorando le vie in cui tale presenza-assenza si manifesta nel rapporto con il proprio inconscio. L'inconscio si rivela infatti come parola e silenzio, come eco del passato e come segno ancora muto che attende di essere tradotto in avvenire. Il viaggio e la relazione psicoanalitica sono un'occasione per mettersi sulle tracce di ciò che era stato già scritto nel destino del soggetto e sulle tracce silenziose che custodiscono ancora un nuovo avvenire.