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Benché a lungo dimenticato, "Zur Soziologie des Kino" è un autentico "classico" degli studi sul cinema, qui reso disponibile in traduzione italiana. È anche una delle prime ricerche sociali in cui si adotta lo strumento del questionario, peraltro accompagnato dal ricorso a più tradizionali fonti documentarie e indagini di taglio etnografico. Oggetto primo dell'analisi è l'interdipendenza tra l'organizzazione economica della produzione cinematografica e i gusti e consumi culturali dei differenti pubblici, distinti per strato sociale, genere e generazione. Con un anticipo di oltre mezzo secolo sugli studi di genere, particolare attenzione viene rivolta al ruolo del pubblico femminile, e ai modi in cui il cinema entra nella vita delle donne, soprattutto giovani. Ponendo in relazione dati storici ed empirici con i cambiamenti strutturali del contesto sociale, urbano e nazionale sullo sfondo della crescita internazionale del capitalismo e della sua progressiva estensione ai domini della cultura, l'opera si inserisce a pieno titolo nella tradizione della sociologia storico-culturale tedesca di cui la Scuola di Francoforte e Norbert Elias sarebbero stati celebrati eredi, e anticipa interessi di ricerca che avrebbero trovato rinomata espressione nell'opera di Siegfried Kracauer.