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Marcel Broodthaers: artista, poeta, uomo di lettere, collezionista, giornalista, dallo sguardo più da «sociologo che artista», pone al centro della sua ricerca il rapporto arte e società, museo e collezione, valore e statuto dell'opera d'arte. Il volume, diviso in tre parti ("Dalla parola all'oggetto", "Dall'oggetto al décor", "Dal décor alla salle"), affronta in maniera trasversale e comparativa il percorso singolare di un artista oggi ritenuto tra i più significativi del secolo scorso. In soli dieci anni di attività (1964-1975), dalle poetiche dada e surrealiste approderà a un linguaggio nuovo, postmediale, aperto al milieu nel quale si sviluppano i fenomeni di reificazione e frammentazione tipici della società del capitalismo avanzato, inaugurando la stagione della Critica Istituzionale. Attraverso suggestioni letterarie, poetiche e sociologiche prendono corpo le opere: da "Pense-Bête, al Musée d'art Moderne-Département des Aigles" fino alle salles del periodo décor, rivelando un universo in cui l'infinito non vive solo per iscritto.