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Nel corso del Novecento l'opera di Jean Vigo è divenuta centrale per la storia del cinema e delle arti visive. Amico di Storck e Painlevé, vicino a Buñuel e Ivens, introdotto al cinema da Dulac e Autant-Lara, la sua biografia e i suoi lavori sono ricchi di incontri ed episodi, talvolta sorprendenti, sempre determinanti. Nei suoi film - tutti proposti in DVD in questo speciale della Videns - Vigo ha saputo incarnare i principi della ribellione e dell'anarchia, del sogno e della passione, unendo Epstein e Chaplin, Ejzenstejn e Clair, avanguardie francesi e cinema russo, comicità ricercata e romantico lirismo. I registi della nouvelle vague lo hanno preso a modello, Bertolucci, Bellocchio, Tarkovskij e Sokurov lo hanno amato e ammirato. Da "À propos de Nice" a "Taris", da "Zèro de conduite" sino al memorabile "L'Atalante", la sua opera si offre oggi come un prisma da osservare per mezzo di nuove lenti e nuove strumentazioni teoriche. Tornare a riflettere su Vigo significa interrogarsi sull'istanza primaria dell'arte cinematografica: il rapporto tra immagine e immaginazione. Contiene un dialogo con Marco Bellocchio. Nel dvd video allegato: "À propos de Nice", "Taris ou la natation", "Zéro de conduite", "L'Atalante".