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Se l'estetica musicale e la storia della musica condividono i medesimi oggetti, siano essi le forme musicali, gli scritti, le elaborazioni filosofiche, la riflessione estetica e la conoscenza storica appaiono dialetticamente e indissolubilmente connesse, anche a livello ermeneutico. È perciò ben difficile comprendere appieno l'esperienza e la riflessione estetica facendo astrazione dai prodotti musicali, considerati nella loro dimensione storica. In questo studio non si intende però parlare in senso stretto di estetica musicale italiana, inseguendo arbitrarie delimitazioni geografiche, temporali, stilistiche, o di altro tipo: si restringerebbe infatti in maniera controproducente il fondamento storico-analitico del piano dell'indagine, che è quanto meno europeo e che peraltro garantisce l'ampiezza teorica del problema affrontato. In maniera il più possibile storico-critica, si vuol piuttosto indicare quelle che potrebbero essere definite le peculiarità principali del pensiero italiano nell'ambito della riflessione estetica musicale tra il Medioevo e gli inizi del Novecento, con costanti rinvii all'orizzonte del pensiero europeo.