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I rapporti anglo-italiani giungono a una svolta nel Settecento, quando l'Inghilterra diviene un modello di progresso nel campo politico, scientifico ed economico per l'Italia e, più tardi, per gran parte dell'Europa. Questo mutamento di prospettiva non emerge solo dal fatto che fosse più semplice stabilire contatti interlinguistici e interculturali tra le due nazioni, ma anche dalla creazione di una produzione specifica di grammatiche da parte di autori italiani che, rielaborando testi delle tradizioni anglo-francese, anglo-italiana e inglese in Inghilterra, pubblicano sei manuali d'inglese Pleunus 1701, Altieri 1728, Baretti 1762, Barker 1766, Dalmazzoni 1788 e Baselli 1795- rivolti espressamente a studenti italiani e compilati per soddisfarne i bisogni commerciali, linguistici, culturali e intellettuali. Il presente lavoro ricostruisce le caratteristiche di questa tradizione grammaticografica mediante la descrizione e l'interpretazione degli elementi linguistico-testuali e discorsivi relativi alle micro- e macro-sezioni dei sei manuali.