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Il catalogo presenta circa novanta disegni e acquerelli dell'architetto Tomaso Buzzi protagonista visionario di un "altro" Novecento. Appassionato disegnatore e instancabile narratore per immagini, di allegorie, di cronache mondane, di sogni e di paesaggi lagunari, il lombardo Tomaso Buzzi aveva eletto Venezia, nella seconda metà degli anni Quaranta, come luogo del cuore, la giusta scenografia la sua visione del mondo. Egli capta l'essenza della città attraverso una rilettura di alcuni luoghi eponimi, come il centro monumentale di piazza San Marco o la basilica della Salute, e luoghi appartati, silenziosi, deserti, come l'Arsenale o le piccole isole della Laguna, sia con il passato glorioso della Serenissima, per esempio attraverso il fantasma del Bucintoro, emblema della magnificenza dogale, sia con gli impalpabili vapori delle acque e delle nebbie lagunari, come un novello Guardi. Da questi schizzi emerge l'amore disincantato che Buzzi prova per Venezia, palcoscenico incantato e malinconico, ironico e nostalgico insieme, così come racconta il repentino variare del cielo e delle acque della Laguna nei diversi momenti del giorno, del clima e delle stagioni. Il volume è interamente composto da disegni schizzati su fogli sciolti, così come su taccuini, fatti dal vivo o estratti dalla memoria, con inchiostro, acquerelli, biro, talvolta arricchiti da un breve testo o una didascalia, per fissare sulla carta avvenimenti quali concerti e feste, sia mondane sia popolari, vedute di Venezia e della Laguna, architetture, angeli e immagini fantastiche.