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Hiroshige aveva 15 anni quando decise di entrare nello studio del maestro Utagawa Toyohiro (1773-1828) per imparare l'arte dell'ukiyoe, il filone artistico noto come "immagini del Mondo Fluttuante" che si sviluppò a partire dall'inizio del Seicento e fino a tutto l'Ottocento come espressione dei nuovi gusti della emergente classe cittadina. Riconosciuto come il "maestro della pioggia e della neve", per la levità delle sue rappresentazioni e per la capacità di convogliare in esse una sensazione quasi tattile del paesaggio, Hiroshige è uno degli artisti che più ispirarono impressionisti e post-impressionisti quando le sue stampe policrome giunsero in Europa, contribuendo all'ampio fenomeno del giapponismo. Il sentimento di riverenza e amore per la natura si legge nell'armonia dei suoi paesaggi e nelle infinite sfumature di nebbie, piogge e nevi, nei mutamenti stagionali, nella presenza umana vivace ma ridotta rispetto al respiro della scena. Allo stesso tempo la modernità delle composizioni asimmetriche, che accostano vedute a volo d'uccello ad azzardati close-up quasi fotografici, è l'elemento che gli fece ottenere un successo pari al maestro Hokusai di trent'anni più anziano e gli valse l'attenzione e la ripresa diretta da parte di celebri artisti occidentali come Monet, Toulouse-Lautrec e Van Gogh.