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Al centro della settima e ultima mostra del ciclo "L'arte in una stanza" vi sono artisti che nel secondo dopoguerra hanno condiviso le poetiche dell'astrattismo e dell'informale segnico e di gesto, italiano e internazionale, interpretandole ciascuno secondo un proprio inconfondibile linguaggio. L'universo immaginario di Osvaldo Licini, i buchi e i tagli "spaziali" di Lucio Fontana e l'energia creativa sprigionata dal tedesco Hans Hartung, dal francese Georges Mathieu e dal canadese Jean-Paul Riopelle danno forma a un sentire profondo che si manifesta tra fulminanti espressività ed eleganze calligrafiche. Presentazione di Giuseppina Antognini. Catalogo della mostra "Immaginazioni, invenzioni, gesti: gli anni cinquanta" (Milano, 20 ottobre-1 dicembre 2017).