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"...Gli oggetti storici si possono spiegare come soluzioni a problemi in determinati frangenti, ricostruendo col pensiero una relazione fra oggetto, problema, circostanze." (Baxandall). L'"oggetto storico" che cercheremo di spiegare è palazzo Citterio in relazione alle "circostanze" che ne hanno caratterizzato la "forma" architettonica attuale a partire dal 1972, anno dell'acquisto da parte dello Stato. Da allora a oggi sono passati oltre quarant'anni, quasi mezzo secolo nel corso del quale si sono susseguite almeno tre generazioni di Ministri e Soprintendenti e altrettante di progettisti architetti, che dovevano trovare la soluzione al "problema" dell'utilizzo del complesso. Perché viene deciso di acquistare palazzo Citterio e perché ne viene stabilita la destinazione a uso della Soprintendenza alle Gallerie di Milano e ad ampliamento della Pinacoteca di Brera? Quali erano i soggetti preposti alla decisione? Quali altri soggetti, pubblici e privati, hanno orientato le scelte sia nella fase dell'acquisto che in quella progettuale? Una ricostruzione del "caso Citterio" attraverso gli atti d'archivio delle Soprintendenze coinvolte.