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1963. Jean-Luc Godard cerca una vicenda umana che racconti le debolezze di persone con "sentimenti classici e fuori moda", come lui stesso scrive nei "Cahiers du Cinéma". Per questo sceglie un romanzo di Alberto Moravia, Il disprezzo, uscito pochi anni prima, e decide, per la prima volta nella sua giovane carriera, di utilizzare un cast stellare, con attori come Brigitte Bardot, Michel Piccoli, Jack Palance e il regista Fritz Lang nella parte di se stesso, in un set altrettanto spettacolare come Capri e la sua Villa Malaparte. Questi ingredienti bastarono per fare un film importante. In Francia, perché in Italia, temendo le reazioni del pubblico nei confronti di un'opera troppo cerebrale, il produttore decise di tagliare molte scene. E così, su un film di un'ora e quaranta minuti, il pubblico italiano ne perse venti. Dopo cinquant'anni, questo libro rievoca quella storia. Pubblicato (in collaborazione con Ferrarelle) in occasione della giornata inaugurale dell'edizione 2013 del Premio Malaparte, questo volume celebra il cinquantesimo anniversario di "Le Mépris" di Jean-Luc Godard, il film tratto dal romanzo Il disprezzo di Alberto Moravia, vissuto a Capri dal 1941 al 1943, dove animò un cenacolo culturale frequentato dall'élite degli intellettuali dell'epoca. Un'occasione per ricordarli entrambi e rievocare insieme un percorso di intrecci tra letteratura, musica e arte visiva.