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Come ha fatto un'Italia rasa al suolo dai bombardamenti a rialzarsi, a rinascere, a diventare in pochi anni uno dei leader dell'industrializzazione globale e il riferimento per la qualità della vita e la creatività del mondo intero? Quello che oggi potrebbe apparire un mistero inspiegabile o una pura casualità è in realtà il frutto di un percorso preciso, della grande dedizione al lavoro che ha contraddistinto più generazioni di donne e uomini che hanno saputo rialzarsi e conquistare il mondo con la loro inventiva, la loro visione, il loro mestiere. Il racconto dell'Italia che ce l'ha fatta, a uscire dalla crisi del dopoguerra, come invito e metafora per l'Italia di oggi, alle prese con la crisi economica. Una storia raccontata attraverso le opere d'arte delle avanguardie novecentesche, gli abiti d'alta moda dei grandi stilisti, le invenzioni della tecnologia e della chimica, le opere degli architetti e dei designer, le visioni del cinema, le parole della letteratura. Venticinque anni letti anche attraverso i dati statistici dell'Istat e le foto del grande archivio del Touring Club Italiano che raccontano un'Italia di vaste miserie e precarietà e a maggior ragione rendono ancora più sensazionale il risultato storico aggiunto in quel periodo. Storie che sono il frutto dell'analisi di un comitato scientifico multidisciplinare, guidato da Davide Rampello, che ha esposto i propri risultati nella mostra allestita ad Asti (Palazzo Mazzetti, Palazzo Alfieri, Palazzo Ottolenghi, 22 giugno - 3 novembre 2013)