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Carbonia, città di fondazione sorta in Sardegna nella prima metà del Novecento, nasce come centro industriale, residenziale e amministrativo in prossimità della miniera di Serbariu, il più grande bacino carbonifero italiano. Pianificata e costruita per volere del regime fascista dall'Azienda Carboni Italiana (A.Ca.I.), la nuova città viene progettata e realizzata in meno di un anno e inaugurata nel 1938, anche se l'attività edilizia proseguirà ininterrottamente sino al 1942. Carbonia è una company-town, una comunità pianificata dallo Stato che attraverso la definizione di uno schema urbanistico preordinato fissa i rapporti tra impianti produttivi, residenze e infrastrutture. La vicinanza e l'interdipendenza tra il luogo della produzione e la residenza sono, in questo senso, la chiave di lettura dell'intera vicenda progettuale e il riferimento spaziale e funzionale di questa città-fabbrica. Questa Guida nasce all'interno di un denso percorso di ricerca attraverso il quale gli autori hanno ricostruito la storia, il valore e il significato della città di fondazione. Si tratta di uno strumento che ha l'obiettivo di documentare e spiegare Carbonia, ma anche, e forse soprattutto, di collocarla in un vasto quadro di relazioni per stabilire confronti, analogie e differenze con le "città del Novecento", con le loro culture insediative, urbane e architettoniche.