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Donne e uomini, corpi sinuosi e posture intriganti, angeli e demoni, purezza e impudicizia, lo spirito e la carne sono gli ingredienti dei dipinti di Roberto Ferri. Tarantino di trent'anni, già affermato anche all'estero, ha studiato Caravaggio, Michelangelo e Guercino reinterpretandoli e rendendoli di nuovo attuali. Dà corpo, sostanza e forma (una forma bellissima) ai sogni, o agli incubi, che tutti abbiamo dentro: "Oltre i sensi", come si intitola la sua mostra di Londra, Roma e New York. Roberto Ferri, tarantino di trent'anni trapiantato a Roma, è tra i più promettenti artisti della giovane generazione: ha già trovato una sua "cifra", possiede uno stile inconfondibile che coniuga l'antico e il classico al moderno, la bellezza dei corpi alla profondità dell'anima e dei sentimenti. Non dipinge l'astratto. Del resto, già un grande maestro come Giorgio Morandi proclamava che "non vi è nulla di più surreale, nulla di più astratto del reale". Sue opere sono già in importanti collezioni private, in Italia e all'estero; ha avuto docenti bravissimi all'Accademia di Belle Arti a Roma e vive l'arte con una grande passione.