Tab Article
Pochi oggetti, nell'ambito della micrografica o stampa di piccolo formato, hanno avuto con l'arte del proprio tempo lo stesso legame che si ritrova nei calendarietti tascabili. Comparsi nella loro forma definitiva per la prima volta dopo la metà dell'Ottocento, i piccoli calendari offerti in omaggio ai propri clienti sono stati per decenni un veicolo pubblicitario privilegiato per editori, negozi, ditte di profumi e cosmesi e di artigianato vario. Anche se oggi evocano soprattutto lo stereotipo pruriginoso del 'calendarietto del barbiere', legato alla fase calante della loro fortuna, nella loro epoca d'oro questi oggetti di piccolo formato hanno saputo stupire e affascinare chi li riceveva con soluzioni artistiche e grafiche eleganti e originali, spesso in linea con le tendenze artistiche dell'epoca. L'arte in tasca racconta e documenta due decenni di produzione dei calendari tascabili in Italia, durante i quali lo stile déco allora in voga è stato il punto di partenza della ricerca espressiva di molti degli autori che si sono cimentati nell'illustrazione e nella grafica di questi oggetti. Autori che spesso si firmavano con degli pseudonimi o non si firmavano affatto, in quanto affiancavano l'attività di illustratore - ritenuta minore - a una carriera artistica. Da questo dialogo costante tra necessità promozionali ed espressione personale sono nati i piccoli capolavori che si possono ammirare in queste pagine, in grado di veicolare a tutti 1 livelli sociali le più aggiornate tendenze della moda e del gusto di un'epoca.