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Le memorie che i viaggiatori portano con sé di un luogo sono ciò da cui nascono i "luoghi comuni" sull'aspetto, gli abitanti, le (loro) usanze e la (loro) cultura. Anche se ci sembrano immutabili, queste idee cambiano con il passare del tempo, sia per il mutare dei gusti dei visitatori sia per il mutare dei luoghi visitati. Roberto Franchini ha raccolto in questo libro quanto è stato detto e scritto nel corso dei secoli su Modena e sui modenesi, sulla loro storia e sulle loro passioni. Le sue fonti, che spaziano dalle cronache antiche ai resoconti del Grand Tour dei giovani aristocratici europei, dai romanzi alle poesie e alla canzoni, danno vita a un racconto avvincente che attraversa i secoli, un caleidoscopio di punti di vista che riflette e moltiplica l'immagine di Modena. Il Duomo, per esempio, è stato considerato per secoli dai viaggiatori l'espressione di un'arte rozza e primitiva, fino a che nell'Ottocento non è stato riscoperto come capolavoro dell'arte romanica. Ma si scoprono anche tradizioni che scompaiono senza quasi lasciare traccia, e altre come il lambrusco e lo zampone, inventate in tempi recenti con grande spirito imprenditoriale. Aperto dalle illustrazioni inedite di Wainer Vaccari, per la prima volta al lavoro su soggetti modenesi, ogni capitolo è una testimonianza dello spirito di una città e un'occasione unica per scoprire, o riscoprire, la sua storia.