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Nelle tredici sale del piano nobile, a colloquio con il genius loci di Villa Campolieto, le opere di trentadue autori di generazioni e aree geografiche e culturali diverse, prodotte per la maggior parte negli ultimi quindici anni. Un percorso espositivo coerente con le intenzioni collezionistiche di Ernesto Esposito, senza una "morale giusta" per condannare o assolvere, come nell'opera giocosa di Mozart: elogio di una filosofia di vita innestata sui sentimenti (la "scuola degli amanti"), una chimica degli affetti per orientare le scelte allestitive non meno che le suggestioni letterarie che la mostra cita a piene mani, le smanie, lo scambio, la dualità femminile e maschile. Con questo spirito la Fondazione Ente Ville Vesuviane festeggia 50 anni di vita, trentacinque opere dalla raccolta del designer napoletano Ernesto Esposito, nei medesimi ambienti in cui Lucio Amelio aveva concepito nel 1984 la collezione memorabile Terrae Motus.