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"I nessi fra i sentimenti raffigurati nella 'fisiognomica' del Traversi son dunque settecenteschi come lo richiedeva la naturale storicità del metodo adottato nel rappresentarli; una naturalezza di rigore neocaravaggesco e che perciò arieggia lo spirito moderno" (Roberto Longhi, 1927). A sette anni dalle mostre internazionali dedicate all'artista tra 2003 e 2004, Gaspare Traversi 'disegnatore' era ancora poco conosciuto. Un itinerario inedito alla ricerca del maestro di grafica - a tal punto estimatore della disciplina, da proporre più volte, nei suoi dipinti da camera, il tema della 'lezione di disegno' ricostruisce finalmente nella sua interezza l'identità di un interprete raffinato dei 'nuovi ricchi' di metà Settecento, 'pittore napoletano' aggiornato alla cultura figurativa europea di più ampio respiro.