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Il libro, di contenuto innovativo, è il primo ad occuparsi specificamente della coscienza liminare, che è la sede della indissolubile unitarietà della psiche umana. I comportamenti, le scelte, i modi di pensare e di agire, individuali e collettivi, non dipendono soltanto da valutazioni razionali e strettamente cognitive, ma anche da fattori imponderabili, derivanti dalle emozioni, dai costumi culturali, dall'inconscio, dalla fantasia, dalla creatività. Si tratta di dimensioni che nel vissuto individuale e collettivo, preso nel suo complesso, agiscono in maniera congiunta e inscindibile; perciò è necessario conoscere ed occuparsi della natura di tale congiunzione e dell'organo che la esprime, che è appunto la coscienza liminare. È da questa che prendono vita i simboli, nonché i miti e i riti che essi nutrono, il mondo immaginale e tutti i fenomeni identitari, che conferiscono senso all'esistenza personale e collettiva. Gli argomenti trattati, che oltre alla filosofia e alle scienze socio-politiche interessano la psicologia, l'antropologia, l'estetica, la teologia, forniscono i criteri metodo-logici fondamentali dell'ermeneutica simbolica.